Il primo abitato di Livorno

mar 14, 14 Il primo abitato di Livorno

Le origini del Villaggio labronico e del suo porto

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La storia di Livorno è indissolubilmente legata alla costa e al tratto di mare su cui si affaccia,difatti il primo insediamento abitativo è nato a ridosso del mare , dove oggi si trova il Porto Mediceo e la Fortezza Vecchia . Tale affermazione trova riscontro in una targa marmorea , di quelle che celebrano o commemorano fatti di importante valenza storica e personaggi illustri , collocata in Via Fiume sul palazzo dell’ “I.N.P.S” .

Sulla sbiadita lastra di marmo è possibile leggere a grandi tratti la storia della città e del suo primo abitato .La targa del Villaggio Labronico

In questa zona prosperò il primo abitato di Livorno finché non si realizzò più a Levante la città medicea urbanisticamente tracciata il 28 Marzo 1577.

Qui a lato assai prima del mille sorse la Rocca vecchia che nel 1353 Pisa

marina inserì nel giro della mura racchiudenti anche il primitivo porto

Pamiglione” dominato dal “Mastio di Matilde” e dalla quadratura oggi incorporati nella rossa mole del SanGallo da questo scalo si vuole salpasse nel 1433 Amerigo Vespucci in cerca di nuove vie per i commerci della Firenze rinascimentale che fin dal 1421 si era assicurata il possesso di Livorno .

Nel 1435 da un bastione qui appresso improvvisato i villani livornesi sostennero il duro assedio dell’imperatore Massimiliano e delle collegate forze di Venezia ,Genova e Milano finché il 14 Novembre il lieto scampanio

della Pieve di S. Maria e Giulia di S. Antonio e di S. Giovanni annunciò che il castello era conservato a Firenze la città del giglio esultante e riconoscente elevò al villano sulla pubblica fonte una statua che

il comune ha ripristinato non lontano da qui nel 1956.

Volendo attenersi solo a notizie accertate (tralasciando quindi gran parte della documentazione costituita da scritti di pellegrini e religiosi , il toponimo Liburna , poi Liburnus ,derivò con ogni probabilità da una stazione di “liburne” (navi) romane del tardo impero . Sorse come umile villaggio e appoggio per il ben più famoso Porto Pisano , in una cala naturale , soprannominata dai Genovesi “Pamiglione“ Ai tempi dei Ferdinando assunse il nome di “Prima Darsena” .Appariva come un abitato di poche case raggruppate intorno ad alcune chiese (oggi andate distrutte) , e nel XIII secolo vi si aggiunse anche un piccolo ospedale , l’abitato fu da subito protetto da diverse fortificazioni e torri , inizialmente con la “Rocca Vecchia” , opera indubbiamente pisana ,che con ogni probabilità andava a integrare un preesistente insieme difensivo di mura romane , quelle del “Castrum Liburni” . Il graduale interramento di Porto Pisano e il tramonto della Repubblica Pisana fecero acquistare sempre più importanza al piccolo scalo livornese ,che da Pisa ebbe anche la torre del fanale e il sistema di fortificazioni , conosciuto come “Quadratura dei Pisani”.Dalla “Rocca Vecchia” partivano le mura che cingevano gran parte dell’abitato e del porto , interrompendosi alla Bocca e in prossimità della spianata detta “Varatoio” , dove venivano costruite e varate navi .L’apparato di mura percorreva grosso modo la linea delle attuali via dell’Uffizio dei grani , delle Stalle , della Banca , Fiume e la piazza del Pamiglione . Due le principali porte di questo sistema di fortificazioni , Porta a Terra (situata fra l’attuale Camera di Commercio e Banca d’Italia) e la Porta a Mare (situata nei pressi del Palazzo dei portuali) , entrambe difese da torri .L’attuale via S. Giovanni era allora la “Via Maestra” , arteria principale del villaggio e successivo castello . Quando nel 1496 Livorno dovette sostenere il noto assedio (vedasi l’articolo Fortezza Vecchia , cuore eterno di Livorno) , fu necessario costruire con urgenza lateralmente alla Rocca , un nuovo bastione , un terrapieno munito di palizzate , deciso da Andrea de’Pazzi , commissario generale del villaggio.In seguito l’abitato e il porto furono più volte oggetto di trasformazioni e ampliamenti , in questo sicuramente gran parte del merito va ricondotta alla famiglia de Medici , che più di ogni altro investì su Livorno e sulla sua vocazione portuale Nei secoli il porto assunse una funzione fondamentale per la città e per la regione , da qui partirono svariate operazioni militari e di altro genere . Come ricorda la targa anche Vespucci partì dallo scalo livornese , ma l’esploratore fiorentino non è l’unico personaggio celebre legato al nostro porto.Oggi , il porto ha assunto il ruolo di bacino principale dell’economia livornese e delle sue testimonianze di epoca passata ben poco rimane , seppure una passeggiata lungo le vie sopra nominate e lungo il porto mediceo possono ancora regalare fortissime sorprese.

 Jacopo Suggi 

Pro Loco Livorno

si ringrazia http://livornodailyphoto.blogspot.it/ per le splendide foto.

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