L’itinerario di Amedeo Modigliani

mar 04, 14 L’itinerario di Amedeo Modigliani

Itinerario Modigliani

Amedeo Modigliani è uno dei più famosi pittori del “900,celebre per i suoi ritratti (in particolar modo femminili), carichi di un’insuperabile poetica e sintesi artistica, che rende la sua arte così originale e inconfondibile. Nato a Livorno il 12 Luglio 1884 da una famiglia di borghesi ebrei, prima di trasferirsi a Parigi  ha vissuto anche a Firenze e Venezia. Sebbene abbia raggiunto la pienezza della sua arte solo dopo il trasferimento nella capitale francese, Amedeo (Dedo per gli amici) è stato fortemente influenzato dall’arte italiana, dal contatto con l’arte dei maestri Veneziani, fra cui Carpaccio, all’influenza degli artisti del 300 senese come Simone Martini, e perchè no, anche quella dei Macchiaioli, di cui la città labronica all’epoca ne era la maggior esponente, fra i tanti il più importante Giovanni Fattori. Muore a Parigi il 24 Gennaio 1920, dopo una vita trasgressiva che ad oggi è difficilmente scindibile dal mito che si è creato subito dopo la tragica morte di lui, e di sua moglie Jeanne, morta suicida il giorno dopo . Eppure Modigliani fu sempre legato alla sua città, che purtroppo non seppe riconoscerne per tempo la grandezza, e che ancor oggi fatica a valorizzarne la memoria. Livorno, città che ha visto nascere e crescere Modigliani, lo ha visto avvicinarsi alla pittura, abbandonare gli studi e combattere una strenua lotta contro la Tubercolosi, che su di lui vincerà anni dopo. Per onor del vero, la sua città non conserva molte testimonianze della vita del pittore, ancor meno sono le opere qui presenti, solo una fatta da adolescente. Eppure il visitatore che vorrà tentar di capire l’arte e il pensiero di Modigliani, senza lasciarsi influenzare dal mito che è servito a vendere una falsa immagine del pittore, potrà farlo solo partendo da Livorno. Con queste premesse, sarà possibile per il visitatore attento e rispettoso trovare pochi ma significativi segni e segnali, che legano una città tanto atipica come Livorno all’artista tanto misterioso e profondo Modigliani. Sarà possibile immergersi nell’ambiente livornese schietto e popolare, tanto da risultar talvolta rozzo, ma sicuramente genuino e vero, e pronto a stupire positivamente colui che non si fermerà alle apparenze ma tenterà di vivere veramente la Livorno di Amedeo Modigliani. Questo che vi vorrei  suggerire non vuole essere un rigido itinerario turistico, ma un valido aiuto per chi vuole in autonomia scoprire i luoghi che hanno formato Modigliani. Modigliani riflette culturalmente quel mix di culture che è la Livorno dell’epoca. Una Livorno che fin da lontano “600 è patria di comunità etniche e religiose diverse, grazie alla Leggi Livornine emanate dal Granduca, che invitano mercanti e genti di ogni posto a trasferirsi a Livorno, vi è quindi grande tolleranza per gli ebrei (cosa che non Dedo non troverà facilmente a Parigi). Amedeo possiede la solida educazione e cultura di una rispettabile famiglia di appartenenti alla borghesia ebraica livornese (molto numerosa in città) e la sfrontata inventiva e la naturale indole ribelle che contraddistingue il sanguigno popolo livornese. Personalmente vi consiglio per tanto di visitare le testimonianze della Livorno delle Nazioni, che si rispecchia in vari cimiteri, chiese e palazzi signorili, appartenuti alla varie comunità etniche.  O di perdervi sul lungo mare e lungo il porto mediceo, guardando la vita di un popolo di mare, dei pescatori, del porto. Varrebbe la pena di visitare anche il quartiere la Venezia e altri posti ancora,ma mi dilungherei troppo e comunque quelli sono posti da vivere istintivamente, senza particolari indicazioni. Pertanto i miei consigli mirano ad altro:

CASA NATALE AMEDEO MODIGLIANI , via Roma n°38

Informazioni e Prenotazioni: 320.8887044

Apertura: Su prenotazione                              Costo: 5 euro

Sito:http://casanataleamedeomodigliani.com/

La casa dove nacque Modigliani è proprio nel centro cittadino, collocata in una palazzina graziosa ma anonima, tanto da non notarsi se non si fa attenzione alla targa collocata al primo piano. Della casa, rimane visitabile solo il piano nobile, dove è allestita una piccola ma interessante esposizione di foto,lettere,documenti e opere inerenti la vita di Modigliani. La casa si presenta quasi immutata da quando Amedeo vi nacque, con tutta la mobilia sapientemente ricostruita. Presente anche alcune opere dedicate da artisti contemporanei affermati alla memoria del pittore, fra i tanti Guttuso, Rotella, Kostabi, ecc.  Visita fondamentale se si vuol capire la storia del pittore, l’amore per la madre testimoniato da una fitta corrispondenza, la stima per gli amici livornesi, le pagelle scolastiche e tanto altro materiale per immergersi nella vita di Modigliani. La casa non è sempre aperta, consiglio di informarsi preventivamente, anche perchè in certe occasioni è possibile assaggiare anche delizie tipiche, o fare un brindisi a base di assenzio, il superalcolico fortissimo, compagno di molte sere dell’artista.

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SINAGOGA, piazza Benamozegh

Visitabile su prenotazione        Numero: 39 0586 896290

Sito: www.livornoebraica.it

L’attuale sinagoga non è quella che conobbe Amedeo Modigliani, ma sorge nello stesso posto e dentro son presenti arredi e marmi recuperati dalla precedente distrutta durante la seconda guerra mondiale. L’attuale sinagoga è stata terminata nel 1962, è una costruzione audace che richiama le forme di una Grande Tenda presente nelle credenze ebraiche . L’artista si recava in sinagoga  fin da piccolissimo insieme alla propria famiglia di origine sefardita e dove sostenne il bar-mitzvah.

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MUSEO CIVICO G.FATTORI, in via San Jacopo in Acquaviva

Costo: 4 euro                    Numero per prenotazioni : 0586/808001-804847

Sito:http://pegaso.comune.livorno.it/fattori/

Il museo sito nella splendida Villa Mimbelli residenza nobiliare ottocentesca, ospita una vasta collezione d’arte livornese e toscana, sopratutto di artisti appartenenti alla  scuola dei Macchiaioli  e dei Postmacchiaioli. Il museo più interessante e valido della città,  merita la visita solo per ammirare la mobilia e l’arredamento sfarzoso, con soffitti affrescati. Ma sarà possibile anche ammirare una numerosa e variegata collezione. Alcune opere di arte contemporanea si trovano al piano terra, mentre primo e secondo piano sono dedicati a opere di celebri artisti livornesi di 800 e 900, da Pollastrini, di Ulvi Liegi, e tanti altri. Potremmo vedere molte opere di artisti che sono stati innanzitutto amici del pittore, ma anche esempi e maestri, come il venerato amico fraterno Oscar Ghiglia, o il maestro Micheli, ma ancor di più il magistrale Giovanni Fattori, tanto importante nella formazione del giovane Dedo. Per finire un’opera giovanile del nostro amato artista,  Amedeo Modigliani, un’opera piccola ma comunque molto significativa. Un percorso pittorico, che ci aiuterà senz’altro ad avvicinarci all’arte del pittore, tramite le influenze che tanto furono presenti nei primi anni della sua formazione artistica. 017__2012_10_01

  ALTRI LUOGHI FREQUENTATI DA MODIGLIANI

I Modigliani dovettero cambiare più volte casa per le ristrettezze economiche provocate dal fallimento delle miniere del padre in Sardegna, e per la morte di un ricco parente che aveva sempre aiutato la famiglia economicamente. Abitarono in una casa nell’attuale Piazza Magenta, ma dato che la numerazione è cambiata è difficile dire quale. Sicuramente passo dentro la piazza, sicuramente posò gli occhi sull’imponente Chiesa S.Maria del Soccorso.  C’è invece una targa nella casa in via Cambini 38, essa menziona però ad un’altro livornese celebre, il parlamentare socialista Emanuele, fratello maggiore di Amedeo. Durante il processo per l’omicidio Matteotti da parte di squadracce fasciste si costituì parte civile . Inseguito , fuggì in Francia in esilio, da dove continuò la sua propaganda antifascista e partecipò alla Consulta Nazionale e all’Assemblea Costituente . Si deve al fratello un grosso contributo per la tumulazione congiunta di Amedeo e la moglie Jeanne, avvenuta solo in seguito, per le ostilità della famiglia Hèbuterne, desiderosa di cancellare qualunque legame con Modigliani. In una missiva inviata in Francia, scrisse “Seppellitelo come un principe”. L’ex Caffè Bardi si trova in Piazza Cavour, oggi sostituto dall’Unicredit Banca, è stato un bar frequentato da artisti e intellettuali, come G.Carducci, D’Annunzio, Fattori e tanti altri. Sempre qui si presentò Modigliani dopo un suo rientro in Italia, non venne riconosciuto  da subito e testimonianze parlano di un uomo sciupato e emaciato vestito come un galeotto, maglia a righe e spardegne.  Il liceo classico Niccolini Guerrazzi, si trova in in via E.Rossi n°6, costruito intorno al 1860 ha avuto sempre professori di grande prestigio, fra cui G.Pascoli e l’ex PdR Ciampi, qui Amedeo frequentò i primi due anni, prima di continuare con lezioni private.

liceo classico         Targa E

MERCATO CENTRALE e FOSSO REALE, scali Saffi

Apertura: Solo la Mattina     Sito:http://www.centrocommercialenaturalemodi.it/

L’elegante mercato coperto delle vettovaglie, opera dell’architetto Badaloni, è uno fra i più  belli e grandi mercati di questo tipo. Una struttura all’avanguardia per l’epoca in cui è stata costruita, con l’audace impiego di vetro e ferro e con gradevoli decorazioni scultoree all’interno. Il mercato, è uno dei posti più caratteristici di Livorno, entrando si rimane inebriati dal profumo degli alimenti esposti, caffè, verdure e frutta, pane e ovviamente tanto pesce, qui è possibile apprezzare i prodotti caratteristici di queste terre e la genuinità e simpatia degli esercenti. Sebbene la documentazione è incerta , pare che Amedeo Modigliani durante uno dei suoi rientri a Livorno  per curare la precaria salute, abbia continuato a creare affittando una stanza adibita a laboratorio all’interno del Mercato. La leggenda vuole che si fosse attirato anche le ire dei vicini perchè continuava a lavorare sulle sue sculture in una chiostra all’aperto, disturbando con rumori molesti. Più sicura e certa, è la sua attività artistica in un fondo in via Gherardi del Testa, oggi non più esistente, dove dipinse il Mendicante di Livorno. Inoltre questa via e il Fosso Reale su cui si affaccia il mercato, sono protagonisti della famosa vicenda della burla delle false teste di Modigliani, quando in occasione del centenario (1984) venne dragato il fosso ove secondo alcune testimonianze Dedo, avrebbe scaraventato alcune teste di pietra, dopo che era stato sbeffeggiato dai suoi concittadini. In effetti delle sculture furono ritrovate, ma in seguito vennero rivendicate come scherzo di 3 studenti e di un’altro ragazzo che aveva avuto la loro stessa idea. Una burla che scredito  diversi amministratori, esperti e critici,  che prontamente le dichiararono vere. Negli anni 90, furono ritrovate altre tre teste, in un’officina proprio in via Gheardi del Testa, ma ad oggi, ancora non è stata fatta chiarezza sull’autenticità di queste scultore, andando ad alimentare il mistero che permea tutta la vita di Modigliani e anche dopo.

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OMAGGIANDO MODIGLIANI

Ancora una volta, se riuscirete a farvi coinvolgere dalla cultura e tradizione livornese potrete trovare delle sorprese sparse per la città. Piccoli segni e manufatti nascosti, sono tutti omaggi che cittadini livornesi hanno dedicato al pittore Modigliani, andarli a cercare è un’opportunità di scoprire anche posti importanti e suggestivi della città. Ad esempio, nello splendido parco di Villa Fabbricotti in viale della libertà 30, vi sono due busti, sono quelli dedicati ai due fratelli Modigliani da Vitaliano de Angelis nel 1955, essi insieme ad altri busti di celebri livornesi, sono disseminati per il parco. Pertanto vi auguro una buona ricerca, potrete  così approfittare di visitare lo splendido parco e la villa, sede oggi della Biblioteca Labronica.  In Piazza Dante invece, dentro la stazione centrale c’è un grosso quadro dedicato al pittore, dell’artista Alessandro Bulgini, autore anche dell’altra grande opera presente, quella dell’altro celebre livornese, Pietro Mascagni. Il Quadro raffigura un concentrato e sciupato Dedo, con una barba folta; una volta  un’amico, l’artista Paolo Berti, disse di questo quadro : ” Livorno, la sua stazione , quel quadro di Modigliani barbuto che con me si fuma una sigaretta alla Stazione, mi ha rivelato intanto visioni di altri tempi…. di stazioni fredde e fumose ,mentre Amedeo lasciava la sua città per Parigi”. La Stazione Centrale è stata inaugurata nel 1910, è per tanto possibile che Modigliani vi sia sceso più volte durante i suoi viaggi. Avrete l’occasione per osservare l’elegante stazione e la piazza antistante Infine, sono diverse gli omaggi tributati a Modigliani da parte di giovani artisti di strada “street artist”,che con poster,stencil e bombolette spray, hanno sparso l’immagine di Amedeo per la città, dimostrando l’affetto che lega i cittadini al loro pittore preferito, anche in questo cas0, non mi resta che augurarvi buona ricerca.

fratelli modigliani

Foto gentilmente concessa da http://livornodailyphoto.blogspot.it/

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ALLA MEMORIA DI DEDO 

Ci sono poi altri  segni che legano Modigliani a Livorno, questi si trovano tutti in posti sacrali, per tanto anche se non siete religiosi, vi chiedo di vivere questi posti con sacrale rispetto e devozione, quantomeno per le persone che qui vi riposano: C’è una targa nel famedio di Monentero, il porticato dove sono conservate le spoglie dei livornesi illustri, ad esempio quella di Francesco Domenico Guerrazzi, Fattori, Pollastrini oltre alle lapidi dedicate a Amedeo e Mascagni. Inoltre accanto al famedio, sorge il Santuario della Madonna di Montenero, patrona della T0scana e da sempre molto celebrata a Livorno. Il santuario merita una visita per le splendide opere che custodisce e per visitare la galleria degli ex voto.

Un altra targa si trova nel “Nuovo cimitero ebraico” in via Mei a Livorno, anche il cimitero è molto interessante e custodisce anche tombe del 1600 traslate da altri cimiteri. Mentre nel vecchio cimitero ebraico in via Ippolito Nievo, sono custodite le salme di parenti e familiari di Amedeo. Per informazioni e visite guidati ai cimiteri ebraici contattare la cooperativa Amaranta Service.

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A CENA CON AMEDEO MODIGLIANI

Infine volevo consigliarvi due posti dove finire il nostro itinerario, perchè se abbiamo nutrito gli occhi ora bisogna anche soddisfare pancia e gola. Tanto meglio se possiamo unire i piaceri di gola ad atmosfere culturalmente interessanti e stimolanti. Fermo restando, che ci sono molti ristoranti validi che incontrerete durante questo itinerario, dallo storico Antico Moro alla Barrocciaia, a molti antri ancora, quelli che vado a descrivere, sono locali che per qualche motivo hanno una coerenza con questo itinerario.

OSTERIA MODI, Via della Coroncina 13 A

Sito: http://www.osteriamodi.it/

L’osteria è un piccolo ristorante a conduzione alimentare, che si trova in una vecchia via del centro Livornese, vicina alla casa natale del grande Giovanni Fattori. Il ristorante è molto grazioso, sui muri riproduzioni di opere di Modigliani o omaggi e reinterpretazioni dell’arte del pittore livornese, il cibo è buono con una vasta scelta fra piatti di mare e di terra, alcuni tipici della tradizione livornese, altri inventiva del gentilissimo cuoco, che certamente non disdegnerà di sedersi a tavolo con voi per fare due chiacchiere in compagnia. Si spende decisamente poco e si esce belli pieni e sicuramente alticci. Inoltre si può anche consultare alcuni libri su Modigliani al proprio tavolo.

 

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BAR CIVILI, via del Vigna, n°55

Aperto: Dal Lunedì al Sabato, dalle 8 di mattina alle 1  di notte.

Numero: 0586 401332

Il bar civili è il più antico bar di Livorno, aperto dal 1890, non distante dalla stazione di Livorno. Un bar caratteristico che conserva moltissimi cimeli d’epoca, tantissimi gagliardetti delle squadre di calcio di ogni posto, quadri di pittori famosi come Renato Natali, e perfino l’autografo del leggendario calciatore brasiliano Pelè. Se vieni a Livorno, devi passare dal Civili e assaggiare un Ponce alla Livornese. Una ricetta le cui origini si perdono nel tempo, forse inventata da marinai inglesi stanziati a Livorno, è una miscela di Caffè,Rum,Cognac, zucchero e scorza di limone. Inoltre il Civili offre anche altre bevande tipiche della tradizione livornese, e nella splendida veranda sarà possibile giocare a carte.

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Il viaggio è finito, spero davvero che questi consigli possano esservi stati utili e spero abbiate vissuto questo percorso con la stessa passione che l’ho vissuto io. Per altre informazioni, contattate la cooperativa Amaranta Service (3208887044) che oltre a gestire la Casa natale, organizza trekking urbani sui luoghi di Modigliani.

Jacopo Suggi        jacoposuggi@gmail.com

Proloco Livorno

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